giovedì 25 gennaio 2018

la poesia del fazzoletto


i ffàzzoletto
dìc al bambìno
ùsami spèsso per il tùo nasìno 
nàso pulìto stà bèn assài
con il mòcc' al nàso
no' mmi piàcerài.
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questo mi insegnavano e questo mi ricordo.
a memoria.
parola per parola.
come fosse ieri.
Senza errori.
se mi avessero insegnato la fisica nucleare
la fisica nucleare ricorderei
a memoria
parola per parola
come fosse ieri.
Invece mi insegnavano anche: 
angelo diddìo che sei il mio custode
illumina-custodisci-reggi-governa-me
che ti fui affidato dalla pietà celeste
eccosìssìa.
E questo mi ricordo:
l'angelo custode
e che ho da esser custodito
retto e governato 
guidato confessato e illuminato,
e questo ho imparato:
il pater l'obbedienza e il gioco della palla.
Se mi avessero insegnato a essere libero
sarei uomo libero pensatore,
sottratto alla pietà celeste
lontano dalla sottomissione gialla
privo dell'ignavia viola
che m'assimila m'amàlgama m'omologa
m'affoga.
sottomesso, m'aggreg'al gregge cordogliante
fiero della mia stessa prigionia 
gloriandomi delle stìmmate che il giogo
imprime sull'ingobbita schiena
e dell'esser come tutti gli altri prono ai potenti.
Se mi avessero insegnato la fisica nucleare
la fisica nucleare ricorderei
parola per parola
come fosse ieri.
I miei maestri erano come me:
mi insegnavano quel che sapevano:
se gli avessero insegnato la fisica nucleare
la fisica nucleare avrebbero saputo,
a memoria
parola per parola
come fosse ieri.
E insegnato.

(w/cody)

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