Schedina del
totocalcio del 18 marzo 1973.
Concorso
30, gestito dal CONI
Non vincente.
Altrimenti
non sarebbe qui.
Sul
bollo ci sta scritto "DOPPIA" ma non so cosa voglia dire.
Intuisco
invece che "figlia" si riferisca al tagliando in mano al
giocatore, mentre la matrice rimaneva in ricevitoria.
Giornata
di derby glorioso fra Inter e Milan.
La
serie A della schedina ha un rimescolamento di squadre rispetto al campionato
1965/1966 del quale ancora ricordo a memoria l'elenco delle formazioni in gara:
Atalanta Bologna Brescia Cagliari Catania Fiorentina Foggia Inter Juve
Lanerossi-Vicenza Lazio Milan Napoli Roma Sampdoria Spal Torino e Varese.
Avevo
10 anni.
Me le ricordo per via della collezione
di figurine della Panini.
Brinda
alla fortuna con Peroni, era l'invito dello sponsor, ma
non riusciva a battere in fantasia quello della Stock che
accompagnava alla radio "tutto il calcio minuto per minuto" negli
interminabili pomeriggi di domeniche nei bar di soli maschi, come in un paese
arabo.
Le
voci arrotanti di Enrico Ameri e Sandro
Ciotti erano tutt'uno con le scariche elettrostatiche delle
radioline e a fine partite l'annunciatrice dalla radio offriva da bere:
"La tua squadra ha vinto? Brinda con Stock 84; la tua squadra ha perso?
Consolati con Stock Reserve; ha pareggiato? Grappa Julia".
Senza via di scampo: Stock.
Scusa
Ameri, chiedeva la linea Ciotti per una
qualche rete segnata all'improvviso, fra le urla dei tifosi sugli spalti, le
strida del bar, il clangore dei flipper in funzione, lo schiocco delle stecche
sui biliardi a scommessa, lo sprizzar di spume nei bicchieri, i mulinelli e la
valanga di palline nei calcio balilla.
Domenica,
odor di sigarette e birra, profumo di cialda da gelato, bucce di semi di
girasole sputate dappertutto.
Domenica.
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