Le strade di Matera sono ingolfate dal
traffico.
Il forestiero che arrivasse in città direbbe
che Matera ha bisogno di una linea interrata con la quale far spostare cittadini
e visitatori da una parte all'altra della lunga città, così da
limitare il traffico di superficie allo stretto necessario.
Ma subito il forestiero smetterebbe di
sognare perché, penserebbe fra sé: “Di
questi tempi, chissà quanto può costare una tratta sotterranea e con quali
soldi mai la potrebbero realizzare? Peccato però: una "underground"
metropolitana farebbe risparmiare un sacco di tempo e di denaro alla città”.
Il tapino ignora, forestiero com'è,
che la tratta sotterranea invece esiste già, è stata costruita quasi 50
anni fa.
La metropolitana
materana ospita trenini di linea extraurbana ma, inspiegabilmente, non
eroga servizio urbano.
Informato dei fatti, il forestiero è confuso.
Informato dei fatti, il forestiero è confuso.
“Riepiloghiamo”,
dice fra sé e sé: “dunque, la città è
lunghissima, gli autobus non si riesce a prenderli, la metropolitana c’è ma non
funziona, chi non è un commerciante paga un sacco di multe per la sosta, e
insieme la città è zeppa di autoconcessionarie, di autoricambi, di autoscuole,
di assicurazioni, di uffici pratiche auto e poi di benzinai, gommisti,
elettrauto, lucrosi parcheggi a pagamento, carrozzieri, saloni dell'usato… “
Il nostro forestiero, si toglie il
berretto, si gratta perplesso la zucca e si domanda: “Che non ci sia un nesso fra questi fenomeni? In superficie
il caos, sotto l'urbe corre una linea metropolitana inutilizzata e in città prospera
il business dell’auto e del suo indotto”.
C’è un mistero in questa città, pensa fra
sé il forestiero.
Ecco qui un reperto
culturale-storico-demo-antropo-archeologico di assoluto pregio e rarità.
Si tratta di un orario
ferrotramviario!
Proprio così: ferrotramviario di Matera
risalente ai primi anni ‘90 quando la grafica in città cresceva sugli alberi
e l'edonismo reaganiano declinava anche sulla nostra penisola.
Nella sua splendente evidenza è l’orario
dei percorsi del
È fantastico: 5 minuti ! Da Villa Longo al Centro, 5 minuti di percorso: cinque minuti!
Invece ci tocca andarci con la macchina; il pullman bisogna scoprire prima a che ora passa, ogni quanto tempo, a che ora arriva e prima ancora occorre una lunga caccia al biglietto. Comprarlo a bordo non è possibile: eh! sarebbe troppo facile!
In auto a certe ore ce ne vogliono 30, di minuti e in coda, a consumare benzina, gomme e freni e ad appestare l'aria che respiriamo.
Per non parlare del parcheggio, che manco a pagarlo.
Metrò di Matera del 1992.
Guardate! Non è incredibile? È fantastico: 5 minuti ! Da Villa Longo al Centro, 5 minuti di percorso: cinque minuti!
Invece ci tocca andarci con la macchina; il pullman bisogna scoprire prima a che ora passa, ogni quanto tempo, a che ora arriva e prima ancora occorre una lunga caccia al biglietto. Comprarlo a bordo non è possibile: eh! sarebbe troppo facile!
In auto a certe ore ce ne vogliono 30, di minuti e in coda, a consumare benzina, gomme e freni e ad appestare l'aria che respiriamo.
Per non parlare del parcheggio, che manco a pagarlo.
Ma cosa lo stamparono a fare questo
cartoncino delle illusioni?
Quando costruirono la stazione di
Lanera, con grande gioia del costruttore, per giustificare la forte spesa
spiegarono che lo facevano per noi cittadini (come le piste ciclabili dei
giorni nostri: nel nostro esclusivo interesse) e così dopo le opere edili, per
accrescimento informativo, commissionarono anche lo speciale design e fecero stampare il pregiato
orario qui riprodotto che, in migliaia di copie, invase la città e la provincia.
Qualcuno ricorda che la MM abbia mai
funzionato?
Non importa, ma l’artistico compendio con ben 38 immaginarie
corse quotidiane ebbe sicuramente diffusione con considerevole gioia anche del
tipografo.
E in fondo, questo è il compito degli
amministratori: dare gioia ai cittadini. Beh, non a tutti, si intende.
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