venerdì 12 gennaio 2018

PELE' - Quaderni scolastici del '900


Negli anni '50 e '60 del secolo scorso esistevano collane di quaderni con funzione educativa. 
Spicca nella collana dedicata allo sport, assieme a Zeno Colò Olimpionico in discesa nel 1952, la breve agiografia di PELE' - Edson Arantes do Nascimento che viene definito un NEGRETTO di appena 18 anni, "autoritario" e smaliziato. 
un negretto...
A quei tempi non avevano ancora cominciato, i benpensanti, a mettere al bando le parole come negro, spazzino, sordo e beccamorto. Sui quaderni di oggi continuiamo a trovare le agiografie di quei benefattori dell'umanità che sono i giocatori di palle, ma non ci troviamo più la parola NEGRETTO: il termine sembrerebbe dispregiativo. 
Il Pelè rimane nero ma oggi bisogna dire "Afro", oppure "abbronzato" anzi, meglio dire: "diversamente bianco", così è politicamente più corretto e nessuno si dispiace del suo stato.
A pensarci: per Zeno Colò non gli veniva in mente di scriverci "bianco" o pallido e neppure "diversamente nero". Colò era normale, diamine, e se uno è normale, è normale, non c'è bisogno di precisare. 
Per uno sfortunato non bianco, invece, bisogna precisare il suo stato effettivo così che la bravura diviene un merito ulteriore, vista la menomazione pigmentaria. 
Vedi Pelè? ci ha avuto la disgrazia che è negretto, però come scalcia bene.

Ma oggi tutto è cambiato, non siamo più negli anni '50 del '900, oggi la gente è disinibita e dagli spalti di quei postacci che sono divenuti gli stadi, la peggior gente sfoga le frustrazioni sociali e la pochezza culturale gridando "dagli al nero" a dimostrazione che certe menomazioni - che credevamo debellate - sono invece molto più diffuse di quanto si pensi e traboccano in questi giorni da ogni dove, per esempio: l'imbecillità.


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