Si inaugura
con questa scheda un breve ciclo di ricordi legato al mondo dei giochi di una
volta.
Nell'era
delle tecnologie e della segregazione infantile nelle case, se non nelle
palestre-ludoteche-pizzerie-gonfiabili, sembrerà quasi impossibile pensare che
ci fu un tempo che i bambini potessero giocare in santa pace per conto loro in
strada, inventandosi i giochi nei limiti del possibile.
E dell’impossibile.
L’intenso
allenamento di quei tempi, consente oggi a noi di una certa età - salvo le
sviste - di camminare sui marciapiedi saltellando fra una cacata e l’altra gentilmente
deposta dai cani degli scostumati portati a spasso proprio
come si fa con i bambini.
Non si capisce se sia stata una promozione per i cani
o una disdetta per i bambini, ma entrambi oggi soffrono le medesime prigionie e
pagano con la segregazione e l’ora d’aria il prezzo di crocchette e smancerie erogate a ore fisse dalle padroncine.
Chi invece
non giocava alla settimana disegnata col tufo sui marciapiedi, oggi rischia di imbattersi
nella fortuna che dicono arrivi inattesa a chi metta un piede nelle decorazioni
canine sull'asfalto.
Non
possiamo che augurare, tuttavia, che le fortune – inattese e no – raggiungano tutte i padroni porcaccioni
che quei cani portano amorevolmente legati per il collo.
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